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Carceri/Bernardini al Ministro Orlando: Ascolta Pannella che cerca di parlare anche a te con la forza della nonviolenza

Dichiarazione di Rita Bernardini, Segretaria di Radicali italiani:

Con le dichiarazioni di oggi, il Ministro della Giustizia Andrea Orlando, dimostra ancora una volta o di non aver compreso la portata della sentenza pilota della Corde EDU e del messaggio alle Camere del Presidente Giorgio Napolitano, oppure, di voler insistere nella grottesca parte del “sordo del compare” che “ci sente quando gli pare”.

Dire – come ha fatto il Ministro della Giustizia - di aver risposto a quasi tutti gli “appunti” mossi da Strasburgo significa non aver compreso (o di far finta di non comprendere) che la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo con la sentenza pilota dell’8 gennaio 2013 (Torreggiani ed altri) ha condannato l’Italia per “trattamenti inumani e degradanti”, cioè per violazione dell’art. 3 della CEDU che va sotto il titolo di “tortura”. Corte che ha dato all’Italia l’ultimatum del 28 maggio prossimo per porre fine a questi reati gravissimi da Stato criminale. Reati fra i peggiori, non “appunti”!

Quando poi il Guardasigilli afferma di aver “ridotto la tensione dei numeri” e che “si sono quasi azzerate le situazioni di detenuti con spazi al di sotto dei 3 metri quadri”, ci fa rabbrividire in primo luogo perché dietro i numeri di cui parla ci sono esseri umani in carne e ossa e, in secondo luogo, perché la Corte di Strasburgo aveva ben precisato che i trattamenti disumani e degradanti dovevano avere come parametri per essere valutati non solo i metri quadrati (il cui metodo di misura da parte del Ministero lascia ancora molto a desiderare) ma anche -e soprattutto- la possibilità di curarsi dalle malattie molte delle quali si contraggono proprio in carcere, l’igiene, l’accesso alla luce e all’aria naturali, il trattamento rieducativo.

Non farebbe male al Ministro Orlando, credo, ascoltare, con un po’ di umiltà, quanto cercano di dire i radicali – in primo luogo Marco Pannella – con il loro lungo Satyagraha.

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