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Rapporto Chilcot: Come diceva Marco Pannella, dove c'è strage di legalità c'è strage di popoli

Rapporto Chilcot: Come diceva Marco Pannella, dove c'è strage di legalità c'è strage di popoli

Manifestazione Iraq Libero

Con la pubblicazione, dopo 7 anni dal suo insediamento, delle conclusioni della commissione d'inchiesta presieduta da Sir John Chilcot sul coinvolgimento britannico nella guerra in Iraq, la giornata di oggi potrebbe rivelarsi storica non soltanto per un Paese, il Regno Unito, ma per chiunque creda nella democrazia, nello Stato di diritto e per coloro che lottano perché sempre più vivano il diritto e l'universalità dei diritti umani.

La desecretazione di documenti governativi sensibili, fortemente voluta e faticosamente ottenuta dalla commissione Chilcot e inseriti nel Rapporto, è senza precedenti e costituisce un primo, significativo risultato su cui costruire più democrazia, più diritto, più responsabilità e quindi più libertà.

Il dibattito già in corso alla Camera dei Comuni, che proseguirà per altri due giorni interi, sta fornendo elementi di riflessione interessanti su come evitare errori simili in futuro e ristabilire il principio di accountability. Da tempo il Partito Radicale si batte per l'affermazione del diritto alla conoscenza a partire dalla sede delle Nazioni Unite, promuovendo strumenti di cui i governi e i cittadini dovrebbero dotarsi per scongiurare abusi istituzionali forieri di violenze di ogni tipo, perché - come ammoniva Marco Pannella - dove c'è strage di legalità e diritto c'è strage di popoli. Lo dimostra il disastro iracheno, con le gravi ripercussioni nella regione, in Siria in particolare.

Chilcot non ha accusato nessuno di aver deliberatamente ingannato istituzioni o individui, né ha stabilito se la guerra fosse legale o meno. Non era questo il suo compito. Il suo compito era "trarre lezioni" per il futuro. Per giungere a valutazioni più compiute occorre una lettura approfondita del Rapporto. Tuttavia, il verdetto politico per i principali attori politici dell'epoca è piuttosto duro e qualora emergesse un comportamento illegale da parte delle massime cariche dello Stato, a cominciare da Tony Blair, i responsabili dovrebbero risponderne nelle sedi appropriate.

 

Matteo Angioli 
@Matteo_Angioli

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