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PROGETTO DEL DOTT. MARCO LOPERFIDO: Il giro della Tuscia in 80 giorni

 Recapiti: Via Vittorio Emanuele III, 55 01038 Soriano nel Cimino

Cellulare: 339.6914141
Mail: msloperfido@gmail.com; ammappa.te@ammappalitalia.it
www.ammappalitalia.it; www.mondotre.it
Il giro della Tuscia in 80 giorni
Descrizione dell’iniziativa:
Nell’ambito del più ampio progetto “Ammappa l’Italia” Marco Saverio Loperfido, nella primavera del
2014, intraprenderà un cammino per gli antichi borghi collinari della Tuscia, passando
attraverso tutti i 60 comuni dell’Alto Lazio, in massimo 80 giorni (marzo-aprile-maggio), al fine di
promuovere il territorio e il progetto di archiviazione web dei percorsi a piedi italiani
(www.ammappalitalia.it).
Questa idea nasce dalla scommessa che tutto il territorio viterbese sia attraversabile a piedi, senza
macchina, senza nemmeno prendere un treno o un bus, semplicemente percorrendo strade
sterrate, tratturi, mulattiere, sentieri veri e propri, fino a qualche decennio fa ancora frequentati e
usati dai contadini e dai viaggiatori di tutte le nazioni.
Alla fine di ogni giornata di cammino Marco Saverio Loperfido, ideatore e promotore del progetto,
condividerà on-line sulla specifica piattaforma web di ammappalitalia.it la descrizione del cammino
appena fatto, correlata da fotografie, appunti di viaggio, filmati e annotazioni dei luoghi di
interesse storico, artistico e archeologico, nonché dei luoghi migliori dove mangiare e pernottare in
un buon rapporto qualità-prezzo, come si conviene al perfetto viaggiatore.
Inoltre, in più giornate, ospite dei comuni che il suo percorso toccherà, terrà delle conferenze
spiegando il progetto di mappatura sentieristica on-line, le proprie esperienze nei giorni di
cammino e la bellezza del camminare a piedi attraverso letture, proiezioni e suggestioni di antichi
viaggiatori. Sarà partecipe di iniziative culturali che si occupano della percorribilità del territorio a
piedi come spettacoli itineranti, aperitivi “lungo la via” realizzati cogliendo erbe durante il cammino
e mini-concerti con strumenti acustici tipici dei viaggiatori di un tempo (violino, chitarra, flauto).
Cos’è Ammappa l’Italia?
Ammappa l'Italia è un blog collettivo, il che significa che ognuno di noi può, iscrivendosi,
partecipare alla sua lenta costruzione. L'argomento che tratta è la percorribilità a piedi del territorio
italiano. In che modo lo fa? Semplicemente mettendo a disposizione di tutti la descrizione dei
percorsi che ognuno di noi conosce. Così come Wikipedia è un’enciclopedia del sapere costruita da
utenti di ogni parte del mondo, così Ammappa l'Italia è un’enciclopedia, libera e gratuita, dei
sentieri, delle strade bianche, delle mulattiere, che solo le persone del luogo conoscono e che,
condivisi, permettono di organizzare anche trekking di più giorni per le campagne italiane e di
Recapiti: Via Vittorio Emanuele III, 55 01038 Soriano nel Cimino
Cellulare: 339.6914141
Mail: msloperfido@gmail.com; ammappa.te@ammappalitalia.it
www.ammappalitalia.it; www.mondotre.it
passare da un paese all'altro senza necessariamente comprare libri di sentieristica (spesso
difficilmente acquistabili se non in loco).
In poche parole è una sorta di Cammino di Santiago, ma che si crea dal basso e a costo zero. Noi
tutti inoltre siamo gli istitutori di questi cammini e ci diamo suggerimenti su dove dormire e
mangiare.
Perché è importante “ammappare/attraversare” un territorio a piedi:
Percorrere un territorio a piedi significa, come prima e fondamentale cosa, entrare in uno
stretto contatto con esso, rendersi conto della maniera in cui fu vissuto per millenni, scoprire
dinamicamente la prospettiva paesistica attraverso cui fu interpretato dagli uomini. Il paesaggio
infatti, termine che deriva dal francese paysage e dal termine italiano paese, altro non è che una
“zona o territorio, quale viene percepito dagli abitanti del luogo o dai visitatori, il cui aspetto o
carattere derivano dalle azioni di fattori naturali e/o culturali” (Convenzione europea del paesaggio,
versione ufficiale in inglese del Consiglio d'Europa, Articolo 1, traduzione non ufficiale).
Non esiste altro modo dunque per tutelare il paesaggio italiano e per promuoverne la conoscenza
se non quella di creare o riscoprire la rete di percorsi a piedi nei territori stessi, da paese a paese,
andando in controtendenza alla moda di cementificare, di asfaltare e di dimenticare gli antichi
tracciati.
Ammappare un territorio significa salvaguardare le strade bianche che attraversano da secoli le
campagne, incentivarne l’utilizzo per il turismo ma anche per brevi spostamenti da parte degli
abitanti locali.
Ammappare un territorio significa tenerlo sotto controllo, monitorarlo. Sempre più spesso,
proprio perché le strade sterrate e le campagne sono abbandonate, diventano luogo ideale per
discariche abusive e scempi edilizi.
Ammappare un percorso tra un paese e l’altro significa ridare ai borghi italiani il ruolo storico e
sociale che da sempre hanno, ovvero di essere isole di civiltà tra la selvatichezza e l’ostilità della
natura. Un percorso che passa da un paese all’altro è infatti una parentesi avventurosa, al termine
della quale si rientra piacevolmente nel consorzio umano, accogliente e ordinato. Significa dunque
utilizzare i paesi come luoghi di ospitalità vera e propria, luoghi di posta, dove riposarsi, rifocillarsi,
trovare tranquillità dal viaggio. Significa incentivarne il ripopolamento e l’economia locale. Molto
più dei semplici sentieri per escursionisti (che partono da un punto e arrivano in un altro per poi
tornare alla macchina parcheggiata), i percorsi che si snodano da paese a paese non sono
caratterizzati solamente dall’ottica turistica, ma creano le basi conoscitive e strutturali per un
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radicale cambiamento della maniera di esperire il territorio e il mondo. Camminare infatti,
nell’epoca della fretta e della superproduzione, è ormai diventato un atto rivoluzionario.
Il sito internet, il progetto Tuscia e le prospettive future:
Ormai attivo da un anno il sito www.ammappalitalia.it conta migliaia di visite e centinaia di contatti
sui social network. Marco Saverio Loperfido, che ne è l’ideatore e il curatore, ha tenuto conferenze
esponendo il progetto ospite di biblioteche, luoghi di interesse storico, comuni e associazioni,
riscuotendo sempre molto interesse, soprattutto da parte di scuole, gruppi scout o semplici amanti
del camminare. Si sta inoltre occupando dell’implementazione del sito internet attraverso un
crowdfunding (produzionidalbasso.com, progetto Ammappa l’Italia) che ha già raccolto più di
1000 euro.
Il progetto Il giro della Tuscia in 80 giorni è il primo cammino ideato al fine di promuovere il
più grande progetto di mappatura italiana e non è un caso che Marco Loperfido abbia pensato di
partire proprio da lì. La Tuscia infatti mantiene ancora inalterati alcuni tratti dell’antico modo di
vivere il paesaggio italiano, contadino ed agreste, essendo una zona in gran parte risparmiata dal
cemento e dall’industrializzazione selvaggia. Per questo e per molti altri motivi (di importanza
storica e archeologica) Marco Loperfido crede che possa rappresentare il simbolo e l’incipit di una
nuova rinascita nel modo di interpretare il territorio italiano.
Il responsabile del progetto:
Marco Saverio Loperfido si occupa di attività culturali nella provincia di Viterbo come
responsabile della sezione spettacoli del Gruppo Archeologico Roccaltìa (iscritto al GAI) e come
presidente del Gruppo Roccaltìa Musica Teatro, una compagnia che si batte per la rivalutazione del
territorio attraverso il teatro-natura. La sua tesi di dottorato ha avuto come tema la provincia
stessa e il fenomeno della migrazione, producendo una pubblicazione “La morte altrove. Il
migrante al termine del viaggio” Aracne Editrice, 2013. Documentarista e filmaker collabora da
anni con Tele Tuscia e Sabina. Partecipa attivamente al “Progetto del Laboratorio Pluralismo
Culturale (PLUC)” dell’università di RomaTre, dove è ricercatore e cultore della materia.
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